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Passeggiata attorno alle mura

  • recanaticiak
  • 7 nov 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Le mura della città di Recanati hanno una forma articolata a causa della morfologia del crinale sul quale si sviluppa, l'origine della struttura urbana del Castrum Rachanati.


I bastioni sono sono delle torri cilindriche erette nella prima metà del XV secolo, ai tempi degli Sforza. Ai piedi delle mura si estende l'area dell'antico "gioco del pallone" , ora trasformato in campi da tennis e parco giochi; qui vinse il giocatore a cui il Leopardi dedicò nel 1821 l'ode «A un giocatore di pallone». Vastissimo si apre il panorama sulla zona costiera, da una terrazza sovrastante le mura. Da attente ricerche storiche si è stabilito che le porte a difesa della città, intorno al XV secolo, dovevano essere ben dodici, aperte nei quartieri in cui era divisa la città oltre numerose portelle che davano accesso diretto alle vie cittadine, il castello infatti, sebbene di modeste dimensioni, aveva forma stretta e lunghissima, così da avere circa quattro miglia di mura. Oggi rimangono solo quattro porte, tra cui, la meglio conservata,

Porta San Filippo con arco a tutto sesto e parte dei beccatelli e del coronamento originario.


PORTA MARINA

Via XX Settembre

Quest’ultima completamente ricostruita nel XVIII secolo in onore della visita di Pio VI.

Fu ricostruita in sostituzione dell'antica "Porta a Mare" in occasione della visita di Papa Pio VI nel 1782, su disegno dell'architetto Ciaraffoni di Jesi. Il busto bronzeo del Papa, fatto da Giuseppe Valadier, e le iscrizioni in oro furono depredate dai francesi durante l'assedio della Città. Lo stemma dei Braschi fu invece abbattuto nel 1860. Recentemente sono state restaurate le antiche porte in legno dell'epoca. Ai lati si possono ammirare i due posti di guardia nei quali risultano evidenti, oltre ai piccoli camminamenti, bocche di fuoco laterali.

PORTA SAN FILIPPO

Via Porta San Filippo

Questa porta ghibellina fu parzialmente restaurata nell'Ottocento dall'ingegnere Collina.

I caratteri medioevali sono ancora ben riconoscibili: la porta è formata da un grosso torrione con beccatelli a sporto e una cortina di difesa tagliata da una grande apertura.

PORTA ROMANA​

Via Porta Romana

Detta anticamente di Santa Margherita. La trasformazione ideata dagli architetti Masserini e Brandoni, ha incorporato nella sovrastruttura la merlatura ghibellina, demolendo il corridoio di difesa che l'univa alla guardiola presso casa Monti.


 
 
 

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