I palazzi storici
- recanaticiak
- 6 nov 2015
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PIAZZA GIACOMO LEOPARDI E PALAZZO COMUNALE
Piazza G. Leopardi

Il secondo centro artistico-culturale di Recanati è la piazza intitolata a Giacomo Leopardi, con il neoclassico Palazzo Comunale, costruito alla fine dell' Ottocento in occasione del primo centenario della nascita del poeta, su progetto di Pietro Collina. L'Aula Magna, nella quale risuonò il discorso commemorativo di Giosuè Carducci nel 1898 e dove è tuttora conservato il pianoforte di Beniamino Gigli, fu decorata dall'architetto Gaetano Koch. D'interesse all'interno del Palazzo Comunale sono anche la Sala di Rappresentanza con il busto del Poeta eseguito da Giulio Monteverdi, la Sala degli Stemmi con le insegne delle città che parteciparono al primo Centenario Leopardiano del 1898 e l'Aula Consiliare decorata da Matteo Tassi.
Al centro della piazza è posto il monumento del poeta eseguito da Ugolino Panichi mentre nel lato sud svetta la Torre del Borgo, torre ghibellina la cui primitiva costruzione, simbolo della fusione in un unico Comune degli antichi castelli, risale al XII secolo. Sui lati di questa costruzione spiccano il leone rampante nello stemma cittadino, scolpito da Jacopo Sansovino, lo stemma della città di Fermo, regalato ai recanatesi nel XIII secolo in segno di alleanza, il bassorilievo bronzeo di Pier Paolo Jacometti raffigurante la Traslazione della Santa Casa di Loreto (1634), un orologio, il cui quadrante in pietra bianca risale al 1562 e la targa ai caduti di Guido Cirilli.
PALAZZO VENIERI Via Cavour, 53

L'edificio fu fatto erigere dal Cardinal Venieri su disegno di Giuliano da Majano, il quale diresse anche i lavori di costruzione. Il palazzo, situato sul punto più alto della zona centrale di Recanati e a cavallo delle mura urbiche, fu concepito come una costruzione a metà tra residenza e castello urbano. Nell'agosto del 1497 la morte del ca
rdinale pose fine ai lavori del palazzo, che rimase così incompiuto. Nel XVIII secolo i nuovi proprietari ripresero i lavori e il palazzo assunse un nuovo aspetto, quello che conserva tuttora: venne innalzato un altro piano e le logge e gli archi del portico, con colonne in pietra d'Istria e raffinati capitelli con lo stemma cardinalizio, vennero chiusi nella facciata. Il cortile interno, che conserva ancora il disegno originale, si apre ad ali sul paesaggio collinare.
Un arco-balcone si affaccia sulla fascia costiera e sopra di esso spicca un orologio. A Palazzo Venieri furono ospiti due Papi, Paolo III nel 1539 e Pio VII nel 1814.
PALAZZO ANTICI-MATTEI
Via Antici, 7

Casa natale della marchesa Adelaide Antici, madre di Giacomo Leopardi, e nella cui Galleria avvenne il matrimonio con Monaldo. L'edificio, risalente al XVI secolo, è caratterizzato da linee semplici ed eleganti; le iscrizioni in latino sugli architravi delle finestre richiamano il lustro della famiglia, prima "Antiqua" e poi "Anticia".

Di fronte all'ingresso del palazzo, il cardinale Tommaso Antici fece costruire una scuderia, ornata di un tipico prospetto con alcune statue e busti provenienti dal circo Flaminio di Roma.
VILLA COLLOREDO MELS
Via Gregorio XII
Di impianto medievale, l'edificio assunse la fisionomia di palazzo,
e villa insieme, verso la fine del Cinquecento, divenendo oggetto di continue trasformazioni nel corso dei secoli, fino a ottenere l'aspetto attuale in epoca neoclassica, quando l'architetto Leopardi ne disegnò la facciata; l'intonaco, poco usato nelle architetture recanatesi, assurse qui al compito di copertura per le precedenti stratificazioni. Dall'estate del 1998 la Villa è sede della Pinacoteca Comunale. Una parte delle cantine, la zona più antica della villa, risalente al XV secolo, è occupata dagli studi di registrazione Màlleus e dall'Antica Bottega Amanuense dello stesso Màlleus, unico Scriptorium esistente in Italia e il maggiore in Europa. Verso il lato posteriore dell'edificio si apre il parco a più piani.